Sospeso tra passato e futuro, il Ponte Tibetano di Laviano è il simbolo della rinascita turistica di questa piccola cittadina che è stata fortemente danneggiata durante il terribile terremoto dell’Irpinia del 1980.
Progettato da Sergio Paciello, noto e stimato ingegnere campano residente nella Città di Mercato San Severino nella Valle dell’Irno, il Ponte Tibetano di Laviano è stato aperto al pubblico nel 2015, è lungo 88 metri ed attraversa il corso d’acqua sottostante ad un’altezza di ben 90 metri.
Questa meravigliosa opera di alta ingegneria è composta da una struttura metallica sicurissima, estremamente leggera e dal ridotto impatto visivo composta, a sua volta, da un piano di calpestio in grigliato antiscivolo e parapetto alto 1,32 m., eseguito mediante 4 funi a trefoli di diametro di 12 mm. e testate poste alla medesima quota altimetrica.
Realizzato con forti cavi in acciaio speciale che sorvolano il Vallone delle Conche, meglio conosciuto come il Vallone dietro il Castello, il Ponte Tibetano di Laviano, è facilmente raggiungibile grazie a due sentieri o percorsi incastonati nell’acclive pendio che partono dal centro della cittadina (tempo di percorrenza circa 20 minuti) e il prezzo del biglietto per attraversalo è di € 2 e comprende anche la visita al Casello Normanno.
Il Ponte Tibetano di Laviano è percorribile in tutta sicurezza anche dai bambini dagli otto anni in poi e grazie alla sua realizzazione il turismo ecosostenibile di questa splendida cittadina si è risollevato dopo aver vissuto anni di buio totale a causa del terribile terremoto dell’Irpinia del 23 novembre del 1980 che colpì gravemente la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale.L’attraversamento del ponte richiede un contributo pari a €3 per la gestione del Castello Normanno, la cui visita – su richiesta, guidata – è compresa nel biglietto. Il servizio delle visite guidate è offerto Si raccomanda un abbigliamento comodo e delle scarpe sportive e si ricorda ai gentili visitatori che, nel pieno rispetto delle misure di distanziamento, dovranno disporre di mascherine e guanti come previste dal Comitato Tecnico Scientifico. È gradita una prenotazione per gruppi formati da un numero maggiore di 15/20 persone.